LUCA RAIMONDI COMINESI
Cronaca

Fissato l’addio a Roberto “Rambo” Bolzoni, assassinato con 35 coltellate: dopo 4 mesi il funerale

Lodi, giovedì alle 10.30 l’ultimo saluto all’uomo ucciso a metà febbraio. In carcere, accusati di rapina e omicidio, ci sono Roberto Zuccotti e il nipote Andrea Gianì

Roberto Bolzoni (nel riquadro) e l'auto in cui è stato ritrovato il corpo

Roberto Bolzoni (nel riquadro) e l'auto in cui è stato ritrovato il corpo

Lodi – Dopo oltre 4 mesi, sono stati fissati i funerali di Roberto “Rambo“ Bolzoni, il 60enne ucciso lo scorso febbraio all’interno della sua automobile posteggiata in Piazza Omegna a poche centinaia di metri dalla sua abitazione. Familiari, con in testa la moglie Anna, la sorella Iolanda e la figlia, l’intero quartiere di San Fereolo potranno stringersi attorno all’uomo per l’ultimo saluto domani alle 10.30.

Bolzoni era stato trovato a due giorni di distanza dalla sua scomparsa dalla moglie, una donna di origini cinesi, che lavora come cameriera in un ristorante di cucina asiatica nel quartiere Martinetta. Ora la donna potrà finalmente dare l’ultimo saluto all’uomo, mettendo fine, anche se solo parzialmente, all’agonia del lutto che l’ha portata ad allontanarsi dalla casa di via Raffaello Sanzio, dove abitava con il marito e il cagnolino Messi da più di dieci anni.

Approfondisci:

Omicidio di “Rambo” a Lodi: riprese video e tracce di sangue, così zio e nipote sono stati incastrati

Omicidio di “Rambo” a Lodi: riprese video e tracce di sangue, così zio e nipote sono stati incastrati

La donna si era infatti rifiutata di fare rientro nell’abitazione perché fortemente turbata dalla scomparsa e poi dal ritrovamento del 60enne, riverso nell’abitacolo dell’auto e assassinato con 35 coltellate su volto, collo e petto. Un omicidio che rimane tuttavia ancora non pienamente risolto. Le indagini degli inquirenti proseguono sulla traccia imboccata fin dai primi giorni. In carcere, nella Casa circondariale di Lodi, con le accuse di omicidio e rapina ci sono Roberto Zuccotti, 49enne con precedenti, e il nipote Andrea Gianì di 29 anni, da subito dichiaratosi innocente perché estraneo ai fatti.

Approfondisci:

Omicidio Bolzoni: “Rambo troppo buono, non doveva dar loro confidenza”

Omicidio Bolzoni: “Rambo troppo buono, non doveva dar loro confidenza”

I due erano entrati in contatto con Bolzoni in quanto anch’essi frequentatori del centro scommesse di Via Villani, dove “Rambo“ passava buona parte delle sue giornate assieme al suo fido. Anche il pomeriggio della sua scomparsa i tre si erano incontrati lì. Qui, dicono i filmati delle telecamere, sarebbero saliti nell’auto del 60enne diretti verso il quartiere San Fereolo. Zuccotti e Gianì risedono infatti in via Luigi Bay, non distante dal luogo dove agenti e vigili del fuoco avevano rinvenuto alcuni averi scomparsi di Bolzoni. Quella sera, secondo quanto ricostruito finora, l’uomo avrebbe riportato il cane nell’appartamento di Via Raffaello Sanzio, dal quale sarebbe uscito poco dopo per incontrare nuovamente Zuccotti.

OSZAR »